Per cercare di superare il concetto di tv-spazzatura ho deciso di parlarbvi anche del "lato buono della tv". Diversamente dagli anni passati sono diminuiti i programmi culturali, che si propongono di educare. Ma c'è una piccola parte di persone che propongono un ritorno alle origini. Soprattutto in Europa sta avanzando la proposta di aumentare questi tipi di programmi per offrire una risposta a chi si rifiuta di guardare reality e show di contenuti poveri. Per esempio, in Italia è nato: L'aited. l'Associazione Internazionale delle Televisioni di Educazione e di Scoperta. Hanno aderito emittenti sia pubbliche che private, che si propongono di offrire dei programmi con contenuti educativi e che si occupano della conoscenza. L'interesse mondiale per la tv educativa cresce del 5% all'anno. In Europa, un certo numero di paesi ha integrato i programmi educativi nelle reti televisive. Alcuni paesi, come la Gran Bretagna, la Francia, l'Olanda e altri scandinavi, hanno canali che si dedicano completamente ai programmi di educazione e di scoperta.
Personalmente ritengo ottimi programmi quelli offerti da mamma Rai, precisamente rai educational. Per esempio: la storia siamo noi, del direttore Gianni Minoli.
Rai educational, o rai-edu, è la struttura della rai che si occupa di didattica e della divulgazione scientifica e culturale. Alcuni di questi programmi vengono trasmessi durante il giorno sulle rati rai, riconoscibili perchè al logo rai si alterna quello di rai edu. Esistono due programmi di rai edu, rai storia e rai edu1. L'ultimo si occupa di didattica a distanza. E' un progetto diretto ai ragazzi della scuola primaria e secondaria e divulga sia le lingue che argomenti scientifici.
Quindila tv non ha mai smesso di educare....Basti pensare al fatto che prima di rai edu, l'azienda rai aveva creato il Dipartimento Scolastico Educativo, negli anni settanta.
Ecco il link: http://www.educational.rai.it/
Nessun commento:
Posta un commento