domenica 31 maggio 2009

esperimenti con la tv....

Alcuni anni fa, a Sesto Cremonese, in Lombardia, 24 alunni di una scuola media, con la supervisione della loro insegnante di lettere, hanno portato a termine un interessante esperimento. Il nome? "Stacchiamo la spina della dalla droga tv". I giovani, insieme alle loro famiglie, si sono impegnati a tenere spenta la televisione per una settimana. Hanno anche tenuto un diario giornaliero sul quale sono stati annotati i cambiamenti che la rinuncia ha portato nella quotidianità della nucleo familiare. Risultati? Il dialogo non sempre ha avuto la meglio, spesso proprio gli adulti si sono lamentati per la mancanza della televisione.
In America lo stesso tipo di esperimento è stato proposto dall'associazione "tv free America". L'associazione ha indetto "la settimana nazionale della tv spenta". Ne avrebbero davvero bisogno gli americani di spegnere l'interruttore per un po. Basti pensare che la popolazione statunitense passa circa 30 ore settimanali davanti al piccolo schermo.

cos'è la videodipendenza

La videodipendenza è una vera e propria malattia. La televisione induce, in chi la guarda molto spesso, una forma di assuefazione che porta all'insorgere della malattia. Sono sempre di più i giovani che che passano molte ore della loro giornata davanti alla televisione. Così si corre il grave rischio di identificare questo mezzo di comunicazione con una vera e propria figura educativa.

curiosità

La televisione oltre ad essere un sistema di intrattenimento è anche utile per educare. In uno sperduto villaggio delle Ande peruviane, ad esempio, un prete ha trovato nella televisione un valido alleato per insegnare, con delle videocassette, agli abitanti, abitudini igieniche.

il boom della televisione

Nel 1946 erano solo 8000 in tutto il mondo le abitazioni con all'interno un apparecchio televisivo. Due anni dopo, nel 1948, erano 180000; Nel 1950, quattro milioni; Nel 1955, 41 milioni. Nel 1951 oltre il 90% degli apparecchi televisivi si trovava negli Stati Uniti e gran parte dei rimanenti nel Regno Unito. Dopo gli anni 70, la televisione comincia a diffondersi anche nei paesi poveri, dove si cerca di imitare il consumismo di tipo occidentale. In America Latina, dal 1975 al 1994, il numero dei nuclei familiari che che possiedono un televisore è aumentato dei 360%, mentre in Asia, nello stesso arco di anni, la percentuale sale del 950%.

sabato 30 maggio 2009

bambini la tv è pericolosa...?

Secondo uno studio dell'American Academy of Pediatrics, guardare troppa televisione può portare, durante la crescita, all'attention deficit hyperactivity disorder, tradotto si tratterebbe di un disturbo da deficit di attenzione con iperattività. I pediatri hanno preso in esame duemila bambini da uno a tre anni. I risultati hanno dimostrato che la velocità delle immagini televisive deformano il senso della realtà dei piccoli. Le immagini televisive scorrono velocissime rispetto a quelle che normalmente i nostri occhi percepiscono nella quotidianità. I danni diventerebbero ancora più evidenti quando il bambino raggiunge l'età scolare. Dopo i sette anni, il bimbo ha difficoltà a prestare attenzione a scuola. I disturbi si presentano anche sotto forma di insonnia, sonno irregolare e frequenti risvegli notturni.

la tv fa male?

I bambini di età inferiore ai quattro anni rappresentano la fascia più alta di telespettatori. Gli studiosi che si sono occupati di misurare gli effetti della televisione sui più piccoli, hanno sottolineato quanto può essere pericoloso guardare molta televisione. Secondo alcuni esperti della nuava Zelada, guardare troppa televisione in età prescolare, causa danni irreversibili, che si presentano durante l'adolescenza. In particolare, stare davanti alla tv per più di due ore al giorno, provaca problemi di attenzione. Con ciò si intende una certa facilità alla distrazione e difficoltà nella concentrazione. In particolare, si sono misurate delle correlazioni negative fra l'utilizzo della televisione e la predisposizione degli stessi alla lettura.

la tv oggi

Diversamente dagli anni cinquanta, le trasmissioni televisive sono molto cambiate. Nella società dei media, l'impatto con la televisione è diventato molto più leggero. Spesso accusata di disgregare i valori della famiglia, la televisione, continua a far parlare di se. Secondo alcuni sondaggi, la televisione rimane il mezzo maggiormente utilizzato sia dai giovani che dalle persone più adulte, risultato che conferma l'onnipresenza del più diffuso strumento d'informazione.

quando la scuola insegnava

La RAI il 25 novembre 1958 inizia la messa in onda della trasmissione "TELESCUOLA". Si trattava di un programma televisivo sperimentale, appoggiato dal Ministero della pubblica istruzione, che si proponeva d'istruire tutti i ragazzi impossibilitati a completare la scuola secondaria. Il risultato più importante, dopo sei anni di programmazione, fu una notevole diminuzione del tasso di analfabetismo nazionale. Considerato l'enorme consenso ottenuto dal programma, nel 1960, viene trasmessa anche "NON E' MAI TROPPO TARDI" condotta dal maestro e pedagogo Alberto Manzi. Le due trasmissioni d'istruzione ebbero risalto a livello mondiale, trattandosi dei primi esperimenti di apprendimento a distanza mai realizzati utilizzando come canale comunicativo la televisione. La trasmissione veniva trasmessa nel tardo pomeriggio, poco prima dell'ora di cena. Ma in cosa consisteva il programma? Negli studi televisivi venivano riprodotte vere e proprie lezioni di scuola primaria, Manzi usava un blocco di carta poggiato su un cavalletto sul quale scriveva parole oppure lettere. La casa editrice della RAI, la ERI, produceva dei supporti cartacei per seguire meglio le lezioni, come quaderni e piccoli testi. Gli effetti del programma furono stupefacenti: circa un milione e mezzo di persone riuscirono a conseguire la licenza elementare. Fu possibile diminuire l'analfabetismo del paese e avvicinare i giovani al mondo dell'ISTRUZIONE.

mercoledì 27 maggio 2009

introduzione

Questo blog nasce dall'idea di analizzare il rapporto tra i giovani e i mezzi di comunicazione (televisione, radio, cellulare, quotidiani, internet). In particolare, voglio considerare la televisione, che insieme al cellulare, è il mezzo più utilizzato tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni.