giovedì 25 giugno 2009

recensione negativa

Per la mia recensione negativa ho scelto il blog http://trafuosche.blogspot.com Il titolo è "tranquillità fuori schema"... L'argomento del blog è unico: il recente terremoto che ha investito l'Aquila, è stato scelto un angomento pesante, triste e che non appassiona il visitatore. Anche perchè è un evento che tutti conosciamo e ne abbiamo sentito parlare per molti giorni.
Quando l'ho visitato, ho trovato le foto dei palazzi danneggiati, crepe sulla strada... insomma, non è molto allegro. La tristezza dell'argomento trattato non invita il lettore a rimanere nel blog, ma a uscire (anche per lo sfondo nero!).
Per quanto riguarda la struttura, non ci sono gadget, i post sono pochissimi, l'ultimo risale al 25 aprile. Le parole non si sprecano nei post e non viene detto nulla di nuovo, sono tutte cose che chi ha seguito i tg nei giorni del sisma, conosce già. Non c'è personalità.
Il primo post è intitolato un piccolo inizio... peccato che sia rimasto tale!

presentazione

mercoledì 24 giugno 2009

Recensione positiva...

Per la mia recensione positiva ho scelto il blog della collega Elisa Caputo, http://elisacaputo.blogspot.com/ dal titolo "il sessantotto secondo noi". Il blog analizza il sessantotto non solo come l'anno delle grandi trasformazioni politiche, ma come un vero e proprio ambiente culturale. Descrive la ribellione giovanile, la reazione del mondo letterario (Pasolini e Capanna), il post-sessantotto nella musica, con le canzoni di De André, nel cinema, parlando di come questo si rinnova insieme alla società, fino ad arrivare al femminismo. Sono, inoltre presenti, considerazioni personali sul 68.
Se l'obiettivo del blog era quello di offrire una panoramica sul movimento a livello mondiale e di sottolineare quali figure celebri hanno caratterizzato questo periodo, la blogger, c'è riuscita in pieno.
A livello tecnico, l'utilizzo delle fotografie e dei video nei post, guida il lettore a rappresentarsi meglio il momento storico preso in considerazione. Infatti per ogni argomento trattato nel singolo post, c'è la foto o il video corrispondente.
Nel complesso è un blog molto personale e curato, ottimo lavoro!

tv estera e politica italiana

Ecco come la tv estera vede i nostri politici (soprattutto Berlusconi).... tutto quello che la tv italiana nasconde...
Divertitevi!







Che ne pensate?

L'informazione vs politica: In mezz'ora

programmi insostituibili

Vorrei parlare di alcuni programmi presenti nella programmazione televisiva, passata o presente, che, per i temi trattati e la loro originalità, si sono rivelati insostituibili. Si tratta di programmi che hanno creato scompiglio politico.




Il primo che vorrei considerare è il fatto di Enzo Biagi. Ci ricordiamo tutti della sigla del programma dopo il tg, anche se eravamo piccoli. La programmazione inizia, infatti, nel 1995. Biagi è sia l'autore che il conduttore, della trasmissione di approfondimento del tg1. Il tema principale è la politica, ma Biagi secondo il presidente del consiglio e altri giornalisti come Giuliano Ferrara, si spinge troppo oltre. Infatti, come tutti sappiamo, il programma viene cancellato.Citando Berlusconi, il fatto viene considerato come un uso criminale della tv pubblica. Sentendosi offeso, il giornalista non rinnoverà più il suo contratto con la rai.
Dopo Luttazzi e Biagi, non potevo non parlare di Santoro. Dopo essersi allontanato dal piccolo schermo per l'attività politica, è tornato a far parlare di se, riprendendo il programma Anno zero. Nelle ultime puntate si è un po troppo concentrato sulla questione Noemi-papi, se devo essere sincera. Non sostengo che ha fatto male a trattare l'argomento, ma secondo me, un intero programma di prima serata, interamente concetrato sulla questione festini, diciottanni, e collier di Berlu, stanca lo spettatore. Il programma si apre con la lettura di un articolo di Marco Travaglio. Parole pungenti che, grazie all'ironia, arrivano dirette allo spettatore. Peccato che il secondo scandalo che riguarda la vita privata del premier (la vicenda di Bari) è scoppiato dopo la chiusura del programma. Comunque, nel corso degli anni, Santoro ha subito lo stesso imbavagliamento di Biagi.



il lato buono della televisione

Per cercare di superare il concetto di tv-spazzatura ho deciso di parlarbvi anche del "lato buono della tv". Diversamente dagli anni passati sono diminuiti i programmi culturali, che si propongono di educare. Ma c'è una piccola parte di persone che propongono un ritorno alle origini. Soprattutto in Europa sta avanzando la proposta di aumentare questi tipi di programmi per offrire una risposta a chi si rifiuta di guardare reality e show di contenuti poveri. Per esempio, in Italia è nato: L'aited. l'Associazione Internazionale delle Televisioni di Educazione e di Scoperta. Hanno aderito emittenti sia pubbliche che private, che si propongono di offrire dei programmi con contenuti educativi e che si occupano della conoscenza. L'interesse mondiale per la tv educativa cresce del 5% all'anno. In Europa, un certo numero di paesi ha integrato i programmi educativi nelle reti televisive. Alcuni paesi, come la Gran Bretagna, la Francia, l'Olanda e altri scandinavi, hanno canali che si dedicano completamente ai programmi di educazione e di scoperta.

Personalmente ritengo ottimi programmi quelli offerti da mamma Rai, precisamente rai educational. Per esempio: la storia siamo noi, del direttore Gianni Minoli.
Rai educational, o rai-edu, è la struttura della rai che si occupa di didattica e della divulgazione scientifica e culturale. Alcuni di questi programmi vengono trasmessi durante il giorno sulle rati rai, riconoscibili perchè al logo rai si alterna quello di rai edu. Esistono due programmi di rai edu, rai storia e rai edu1. L'ultimo si occupa di didattica a distanza. E' un progetto diretto ai ragazzi della scuola primaria e secondaria e divulga sia le lingue che argomenti scientifici.
Quindila tv non ha mai smesso di educare....Basti pensare al fatto che prima di rai edu, l'azienda rai aveva creato il Dipartimento Scolastico Educativo, negli anni settanta.
Ecco il link: http://www.educational.rai.it/